Quando si pensa agli animali da compagnia da ospitare in casa, quelli che vengono in mente in genere sono il cane e il gatto. In realtà, nelle case degli Italiani sono ospitati una varietà di animali: furetti, conigli, piccoli roditori, uccelli, rettili, anfibi e pesci. Sono proprio questi animali da affezione “non convenzionali”, spesso definiti per comodità esotici, di cui si occupa AAE. Sebbene uno degli scopi principali della AAE sia fornire notizie corrette sulla gestione di questi animali, essendo la loro diffusione un dato di fatto, allo stesso tempo è fortemente contraria alla detenzione nelle case di tante specie non convenzionali o esotiche, alla loro commercializzazione e riproduzione.
Verso questi animali si compiono, infatti, palesi atti di crudeltà che vengono generalmente considerati “normali”, e che mai verrebbero tollerati verso cani e gatti. Nessuna persona dotata di sensibilità media tollererebbe nei confronti di queste creature maltrattamenti quali lasciarli vivere perennemente rinchiusi in minuscole gabbie, nutrirli con alimenti così inadeguati da causarne malattie e morte, costringerli a lunghi viaggi in condizioni disumane per commercializzarli. Eppure questo genere di soprusi sono totalmente ignorati, o considerati normali, quando si tratta di specie meno convenzionali, che non si immagina possano avere altrettanta sensibilità e capacità di soffrire di cani e gatti. Facciamo alcuni esempi.
Conigli e cavie, e tanti animali esotici, soggetti ad uno sfruttamento commerciale inumano. I conigli nani riproduttori detenuti in minuscole gabbie ed eliminati quando il loro tasso di fecondità diminuisce. Vengono venduti senza informazioni adeguate su gestione, alimentazione, vaccinazioni e cure, come accade in generale per tutte le altre specie di esotici.
I piccoli roditori (come ad esempio i criceti) “da compagnia” passano la vita in gabbia, in condizioni incompatibili con la loro natura?
L’acquirente finale, spesso disinformato, continua a detenere le povere creature in condizioni inadeguate, con una dieta sbagliata, condannandole a un lento declino. È un dato di fatto che la stragrande maggioranza delle malattie che i veterinari riscontrano nei rettili in cattività dipendono da errori di gestione o da maladattamento alla cattività.
Non subiscono sorte migliore gli uccelli imprigionati nelle gabbie. L’intelligenza e la sensibilità di questi animali è enormemente sottovalutata: basti pensare che un pappagallo cenerino ha l’intelligenza cognitiva ed emotiva di un bambino di due-tre anni.
Si tratti dunque di conigli ,cavie uccelli, roditori, (ma non dimentichiamo anche pesci e anfibi), non riteniamoli animali meno sensibili, meno capaci di soffrire, meno degni della nostra compassione di quanto non siano cani e gatti. Non riteniamo normale il maltrattamento costante a cui sono costretti quando sono rinchiusi in spazi angusti, sporchi, sovraffollati, o se sono alimentati in modo scorretto e nocivo. Un ulteriore problema è quello dell’abbandono, quando questi animali diventano troppo ingombranti, troppo impegnativi, quando la novità è sfumata, quando il bambino cambia interessi, quando il terrario è diventato troppo piccolo o quando le spese veterinarie sono troppo alte, o per mille altre ragioni che portano a liberarsi senza scrupoli del povero animale, destinandolo spesso alla morte o alterando l’ecosistema.
Occorre veicolare con forza e immediatezza le campagne contro l’abbandono e per una corretta informazione anche per animali che non abbaiano o non miagolano, ma che soffrono comunque. È necessario un cambiamento profondo e sentito della mentalità comune, perché la nostra sensibilità arrivi a considerare senza discriminazione ogni creatura senziente come degna di rispetto e compassione. Non accettiamo per nessuna specie animale maltrattamenti che, giustamente, non tollereremmo per un cane o un gatto, e non contribuiamo a perpetuare il problema.Come ogni anno,agli abbandoni esitivi sta seguendo una drammatica congestione per cui moltissimi coniglietti,cavie,criceti sono in gravissime condizioni e per trovare loro una nuova famgilia adottiva,serve l’aiuto semre maggiore di volontari
Nell’immediato ognuno deve farsi carico di questo dramma,e se TU stai leggendo queste righe,vuol dire che TU puoi già fare qualcosa da casa,dal tuo computer:unisciti ai volontari,aiutali a smistare le emergenze e verificare l’idoneità delle famiglie che si rendono disponibili ad adottare,cerca aiuto per diffondere gli appelli e stimolare ogni aiuto possibile in rete,dal casa,sul pc,anche a distanza,organizza le staffette per portare gli animali presso le nuove famiglie adottive. i volontari sono persone normalissime come TE:hanno un lavoro,una famiglia e tante difficoltà personali che non gli impediscono di offrire lo stesso aiuto che puoi offrire anche TU.
scrivi a info@aaeconigli.it;info@aaecavie.it ADESSO!
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1 St. Chapter in Europe HRS
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*”I am a house rabbit after all, a civilized creature, and do not belong in
the out of doors.” Hershey the Rabbit*
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La denominazione di “Animali Esotici”, che ha derivazione inglese (exotic animals), comprende tutte le specie animali non autoctone, importate in Italia, nonch i cosiddetti “animali da compagnia non convenzionali”, come ad esempio conigli, cavie, criceti e furetti, sempre pi diffusi nel nostro paese.
Secondo alcuni dati Eurispes del 2004, il coniglio statisticamente il terzo animale da compagnia pi presente nelle case degli italiani. Seguono 1.000.000 di tartarughe d’acqua dolce, 500.000 roditori, 50.000 iguane, 20.000 pappagalli, 10.000 serpenti e circa 500.000 altri animali esotici.