SPAGNA ConFido in te nuova associazione che si occupa dei cani spagnoli

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ConFido in te è un’associazione no profit, in attesa di approvazione dello stato di onlus, che intende dare una seconda possibilità ai cani e gatti che vivono in Spagna, cercando per loro buone adozioni in Italia.

L’associazione nasce dall’incontro di quattro volontarie, già da tempo impegnate a salvare in Spagna i cani, maltrattati, sfruttati crudelmente per la caccia e sistematicamente massacrati, ed i gatti, che non hanno certo una sorte migliore, sterminati anche loro con metodi il più delle volte crudelissimi nelle perrera.In ogni parte del mondo esistono cani e gatti maltrattati, abbandonati ed uccisi, ma in Spagna le leggi permettono di sopprimere gli animali trovati randagi o portati dai proprietari in canile e le perrera sono questo, posti dove i cani ed i gatti, anche giovanissimi ed in salute, entrano per essere uccisi.

Si è detto abbastanza, ultimamente, sulla tristissima sorte dei levrieri spagnoli, i bellissimi, elegantissimi Galgo, utilizzati come strumenti per la caccia, scartati se non abili, uccisi dai proprietari, i galguero, al termine della stagione venatoria, nei modi peggiori, in un rito arcaico e crudele, che ancora purtroppo sopravvive ai giorni nostri, molte associazioni si adoperano da tempo per salvare da un destino così atroce questi cani dolcissimi e sfortunati. In Spagna, però, si utilizzano ovviamente per la caccia anche tantissimi altri cani, per esempio i Podenco, molto meno conosciuti, tutti subiscono gli stessi spaventosi maltrattamenti e la stessa sorte.

ConFido in te non intende occuparsi solo di galgo, ma in genere di cani, ed anche di gatti, senza alcuna differenza, non importa se levrieri, mastini o piccoli meticci, tutti per noi sono uguali, tutti meritano una seconda possibilità, una vita fatta di cure, di amore e di rispetto.I cani ed i gatti per i quali cerchiamo adozione provengono per la maggior parte da un rifugio indipendente, Hogar Refugio la Candela di Siviglia, che raccoglie animali salvati dalla morte in perrera,  randagi o abbandonati dai proprietari; al rifugio, amati e curati da Lucia come se fossero tutti suoi, i cani conducono una vita il più possibile fuori dalle gabbie, socializzano, anche i più difficili riescono così ad inserirsi in un grande branco equilibrato, si relazionano con chi gestisce il rifugio ed anche con la figlia di Lucia, una bimba molto piccola, potranno quindi inserirsi facilmente nelle nuove famiglie.

Vogliamo solo aggiungere una frase, bellissima, che ci ha scritto Lucia ” i nostri cani vivono il più possibile liberi, un cane non distingue le sbarre di una perrera da quelle di un rifugio, siamo fermamente convinti che limitare la libertà di un essere vivente sia una delle forme di maltrattamento passivo più terribile che esista”.